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GLOSSARIO

A - L

A B C D E F G H I L

A

Accountability

Responsabilità incondizionata, formale o non, in capo a un soggetto o a un gruppo di soggetti (accountors), del risultato conseguito da un’organizzazione (privata o pubblica), sulla base delle proprie capacità, abilità ed etica. Tale responsabilità richiede giudizio e capacità decisionale, e si realizza nei confronti di uno o più portatori di interessi (account-holders o accountees) con conseguenze positive (premi) o negative (sanzioni), a seconda che i risultati desiderati siano raggiunti o disattesi. L’accento non è posto sulla responsabilità delle attività svolte per raggiungere un determinato risultato, ma sulla definizione specifica e trasparente dei risultati attesi che formano le aspettative, su cui la responsabilità stessa si basa e sarà valutata. La definizione degli obiettivi costituisce, dunque, un mezzo per assicurare l’accountability.Insieme al concetto di responsabilità, l’accountability presuppone quelli di trasparenza e di compliance. La prima è intesa come accesso alle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, fra cui gli indicatori gestionali e la predisposizione del bilancio e di strumenti di comunicazione volti a rendere visibili decisioni, attività e risultati. La seconda si riferisce al rispetto delle norme ed è intesa sia come garanzia della legittimità dell’azione sia come adeguamento dell’azione agli standard stabiliti da leggi, regolamenti, linee guida etiche o codici di condotta. Sotto questi aspetti, l’accountability può anche essere definita come l’obbligo di spiegare e giustificare il proprio comportamento.Famosa l’ironica definizione di Indro Montanelli (Corriere della Sera, 12 aprile 1999): “Parola chiave della Democrazia anglosassone. In Italia non è ancora stata tradotta”. (Tratto da “Dizionario di Economia e Finanza”, Treccani, 2012).

 

Accreditamento (Accreditation)

Processo/procedura attraverso la quale un organismo autorizzato rilascia formale riconoscimento che un'organizzazione o una persona ha la competenza per svolgere uno specifico compito. Tale processo tende a garantire assistenza sanitaria di buona qualità ed efficienza organizzativa e comporta la definizione di standard e processi di verifica esterna per valutare l’aderenza ad essi delle Organizzazioni Sanitarie.
In Italia si usa il termine "accreditare" in diversi contesti: Accreditamento Istituzionale, Accreditamento Professionale, Accreditamento d’Eccellenza, Enti di Certificazione.
Si definiscono nel mondo due grandi tipologie di accreditamento delle organizzazioni sanitarie:

  • per pubblica regolamentazione (Spagna - Catalogna, Italia);

  • per autoregolamentazione professionale (USA, Canada, Australia King’s Fund).

(Tratto da “Glossario di Clinical Governance”, ARESS Piemonte, febbraio 2009)

 

Accuratezza Diagnostica (Diagnostic accuracy)

Per accuratezza di un esame diagnostico si intende la sua  capacità di fornire valori corrispondenti a quelli veri.
Per misurare l’accuratezza occorre pertanto disporre di un esame di riferimento o “gold standard” o di altri strumenti che forniscano i valori “veri” cui riferirsi.
E’ quindi necessario conoscere la Prevalenza (prevalence): percentuale di persone nel campione che presentano la condizione in esame. Non è una misura di accuratezza, ma di frequenza.
Le seguenti sono misure di accuratezza:

 

  • Sensibilità (sensitivity): proporzione di persone che risultano positive al test in esame sul totale delle persone affette secondo il gold standard diagnostico.

  • Specificità (specificity): proporzione di persone che risultano negative al test in esame rispetto al totale delle persone che secondo il gold standard non presentano la condizione da diagnosticare.

  • Valore predittivo positivo (positive predictive value): probabilità che un soggetto positivo ad un test diagnostico abbia effettivamente la condizione in esame. Questo indicatore cambia a parità di sensibilità e di specificità col variare della prevalenza della condizione in esame; il valore osservato quindi è applicabile alla propria casistica solo se la prevalenza della condizione è simile a quella del campione studiato.

  • Valore predittivo negativo (negative predictive value): probabilità che un soggetto negativo ad un test diagnostico non abbia effettivamente la condizione in esame. Anche questo valore dipende dalla prevalenza.

  • Rapporto di verosimiglianza di un risultato positivo al test (likelihood ratio for a positive test result): indica quanto più è verosimile che un test positivo provenga da una persona che presenta la condizione in esame piuttosto che da una che ne è esente.

  • Rapporto di verosimiglianza di un risultato negativo del test (likelihood ratio for a negative test result): indica quanto meno è verosimile che un risultato negativo provenga da una persona che presenta la condizione in esame piuttosto che da una persona che ne è esente.

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Aderenza

Riferito a una terapia rappresenta la misura della precisione (adesione) con cui il paziente assume il/i farmaco/i prescritto/i  nelle modalità di dose e pianificazione previste dal medico prescrittore. Viene spesso utilizzato anche il termine compliance.

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Albero decisionale (Flow-chart)

Uno strumento per rappresentare le alternative disponibili, usato nell’analisi decisionale.

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Analisi costo di malattia (Cost of illness analysis)

Valutazione dei costi personali di una malattia acuta o cronica. I costi per il paziente possono essere economici, sociali o psicologici e possono influire su assenteismo, produttività, risposta al trattamento, qualità della vita, ecc. Non prevede la quantificazione delle conseguenza in termini sanitari (outcomes) né la valutazione comparativa di interventi alternativi.

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Analisi costo/benefici (CBA, cost-benefit analysis)

Tecnica di valutazione economica che misura e compara tutti i costi (diretti e indiretti, tangibili ed intangibili) ed i benefici, anch’essi monetizzati, direttamente e indirettamente ricollegabili all’utilizzo di una tecnologia.

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Analisi costo/conseguenza (CCA, cost-consequences analysis)

Tecnica di valutazione economica in cui le conseguenze in termini sanitari vengono presentate accanto ai costi, senza il tentativo di aggregare in un'unica misura le due dimensioni.

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Analisi costo/efficacia (CEA, cost-effectiveness analysis)

Tecnica di valutazione economica che compara i costi e le conseguenze espresse in unità fisiche, dell’impiego di una tecnologia. Permette di confrontare tecnologie alternative attraverso una misura unica di costo per unità di efficacia.

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Analisi costo/utilità (CUA, cost-utility analysis)

Tecnica di valutazione economica che compara i costi e le conseguenze sanitarie espresse in termini sia di quantità che di qualità della vita, dell’impiego di una tecnologia. Le conseguenza sono espresse come “utilità” e la misura più diffusa è il QALY (quality adjusted life year) anche se sono disponibili indici alternativi.

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Analisi minimizzazione dei costi (CMA, cost-minimization analysis)

Valutazione dei costi di differenti tecnologie al fine di individuare le soluzioni meno costose tra quelle che hanno, o si ritiene abbiano, analoghi risultati qualitativi e quantitativi.

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Anni di vita corretti per disabilità (DALY, disability adjusted life year)

Il DALY serve a quantificare il peso di una malattia o di una disabilità poiché misura gli anni di vita in salute persi per tale malattia o disabilità.

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Anni di vita corretti per qualità (QALY, quality adjusted life year)

Il QALY misura l’incremento dell’aspettativa di vita media corretto per la qualità della vita stessa. Nel caso di qualità della vita molto bassa può assumere un valore negativo.

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Anni di vita guadagnati (Life years gained)

Anni di vita aggiuntivi conseguenti all’utilizzo di una tecnologia studiata rispetto alla durata della vita senza tale tecnologia.

In caso di tecnologie che non prolungano la vita  è più opportuno utilizzare il QALY.

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Appropriatezza

Esistono molteplici definizioni di appropriatezza in medicina, che risentono anche dell’evoluzione storica dei contesti. Gli aspetti essenziali sono riconducibili agli ambiti clinico e organizzativo, per cui si può definire appropriato:

  • l’utilizzo di un intervento di documentata efficacia in soggetti nei quali i benefici attesi sono sostanzialmente superiori ai danni;

  • un intervento eseguito in presenza di indicazioni, in modo tempestivo, nel giusto contesto organizzativo e con le dovute modalità tecniche, tenendo conto dei bisogni e delle preferenze dei soggetti coinvolti.

In modo molto efficace nel mondo anglosassone viene spesso sintetizzata con la frase “Doing the right things right” (fare le cose giuste nel modo giusto).

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Atto aziendale

L’Atto aziendale è lo strumento che disciplina, nel rispetto della normativa vigente e della pianificazione regionale e locale, l’organizzazione e il funzionamento dell’Azienda, i compiti ed i livelli di responsabilità dei suoi dirigenti, nonché le correlazioni fra le strutture stesse.

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Audit clinico (Medical audit)

Il termine e il suo metodo vennero introdotti da Lembcke, (“Medical Auditing by Scientific Methods”, JAMA, 1956) e di cui venne pubblicato postumo “Evolution of the Medical Audit”. Lembcke definì l’audit medico “una valutazione retrospettiva delle cure mediche attraverso la revisione delle cartelle cliniche”. 

Nel 1989, nel documento “Working for patients”, elaborato dal NHS, l’audit clinico viene riconosciuto, per la prima volta, come parte dell’attività professionale medica e citato ufficialmente tra i principali strumenti strategici, finalizzati a sostenere la riforma sanitaria. Nel 1991, il termine evolve nella dizione, attualmente utilizzata, di clinical audit, così definito dal Department of Health: “analisi sistematica della qualità delle cure erogate, incluse le procedure utilizzate per la diagnosi e il trattamento, l’uso delle risorse e gli outcome del processo e la qualità di vita del paziente”. L’audit clinico, quindi, assume carattere multidisciplinare e diventa uno strumento per la valutazione e l’assicurazione di qualità di tutto il processo sanitario.

Nel 1996, nel documento “Clinical Audit in NHS. Using Clinical Audit in the NHS: A position statement” viene riportata la seguente definizione: “Attività condotta da clinici finalizzata a migliorare la qualità e gli outcome dell’assistenza attraverso una revisione tra pari strutturata, per mezzo della quale i clinici esaminano la propria attività e i risultati rispetto a standard espliciti e, se necessario, la modificano".

La definizione più attuale di audit clinico è contenuta nel documento “Principles for best practice in clinical audit”, pubblicato nel 2002 dal National Institute for Clinical Excellence (NICE): “L’audit clinico è un processo finalizzato a migliorare le cure offerte al paziente ed i risultati ottenuti, attraverso il confronto sistematico delle prestazioni erogate con criteri espliciti, l’implementazione di cambiamenti a livello individuale e di team e il successivo monitoraggio dei fattori correttivi introdotti.”
In Italia il Ministero della Salute, nel 2006, ha definito l’Audit clinico come: “Metodologia di analisi strutturata e sistematica per migliorare la qualità dei servizi sanitari, applicata dai professionisti attraverso il confronto sistematico con criteri espliciti dell’assistenza prestata, per identificare scostamenti rispetto a standard conosciuti o di best practice, attuare le opportunità di cambiamento individuato ed il monitoraggio dell’impatto delle misure correttive introdotte".

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Aziendalizzazione

Il decreto legislativo 502 del 1992  trasforma le vecchie unità operative in vere e proprie “aziende”, munite di personalità giuridica e sposta l’ambito territoriale di riferimento di tali unità dal livello comunale al livello regionale. Attribuisce all’ente “regione” numerose funzioni, sia di indirizzo e di controllo gestionale, sia volti alla “determinazione dei principi sull’organizzazione dei servizi e sull’attività destinata alla tutela della salute e dei criteri di finanziamento delle Unità sanitarie locali e delle Aziende Ospedaliere”, nonché funzioni di indirizzo tecnico, formazione e supporto delle Aziende Sanitarie (cfr. art. 2, comma 2, d. lgs. 502/1992). Il DL 229 del 1999 aggiunge il comma 1bis all’art. 3 del decreto legislativo 502/1992: “in funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali, le unità sanitarie locali si costituiscono in aziende con personalità giuridica pubblica e autonomia imprenditoriale; la loro organizzazione ed il funzionamento sono disciplinati con atto aziendale di diritto privato, nel rispetto dei principi e criteri previsti da disposizioni regionali. L’atto aziendale individua le strutture operative dotate di autonomia gestionale o tecnico professionale, soggette a rendicontazione analitica”.

Balanced Scorecard

La balanced scorecard è un sistema di gestione e misurazione dell'andamento aziendale che collega gli obiettivi strategici a indicatori complessivi di performance. Tale sistema parte dal riconoscimento del fatto che le aziende hanno la tendenza a fissarsi solo su pochi parametri il che le rende inadeguate alla valutazione dell'andamento generale del business. La balanced scorecard focalizza invece l'attenzione del management su un'ampia gamma di indicatori chiave della performance, per darne una visione equilibrata.

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Benefici diretti (Direct benefits)

Risparmio di risorse dovuto all’utilizzo di una tecnologia a favore sia dell’organizzazioni sanitarie che di pazienti, familiari e caregiver.

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Benefici indiretti (Indirect benefits)

Benefici relativi a beni privi di un prezzo di mercato ma che possono essere calcolati in modo indiretto (es. valorizzazione della produttività sul lavoro dovuta alla riduzione o scom­parsa della morbilità o mortalità di una malattia correlabile ad una tecnologia).

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Benefici intangibili (Intangible benefits)

Benefici che non possono essere quantificati ma solo descritti (es. valore della riduzione del dolore e delle sofferenze del paziente, dei familiari e dei caregiver correlabile ad una tecnologia).

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Beneficio (Benefit)

La somma (generalmente espressa in unità monetarie per poter essere commisurata con il costo) degli effetti sulla salute (positivi e negativi) di una particolare tecnologia.

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Beneficio netto (Net benefit)

Differenza tra il valore dei benefici attesi attuali e futuri, espressi in termini monetari, e il valore dei costi attuali e futuri associati all’utilizzo di una tecnologia.

C

Campo di applicazione (Scope)

Descrive i parametri entro i quali viene effettuata la valutazione della tecnologia sanitaria. È probabile che si occupi della malattia (o dello stadio della malattia), dei pazienti (tutti i pazienti o un sottoinsieme di pazienti), della tecnologia che deve essere valutata e di ciò a cui può essere paragonata.

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Clinical Governance

Sistema attraverso cui le organizzazioni sanitarie assumono la responsabilità del continuo miglioramento della qualità dei loro servizi e della promozione di elevati standard di assistenza, attraverso la creazione di un ambiente in cui possa svilupparsi l’eccellenza dell‘assistenza sanitaria. Si basa su tre presupposti chiave: elevati standard di cura riconosciuti, trasparenza e responsabilità per tali standard e una dinamica costante di miglioramento.

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Costo (Cost)

La definizione economica di costo è il valore della perdita di opportunità ad un utilizzo differente, quale risultato dell’aver destinato risorse ad una attività. Va considerato che può essere sostenuto un costo anche senza scambio di denaro.

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Costo diretto sanitario (Direct health care cost)

Si tratta del costo imputabile in modo certo ed univoco ad una singola tecnologia utilizzata in ambito sanitario (es. apparecchiatura biomedicale, dispositivi medici, farmaci, procedure diagnostiche o cliniche, ecc.) ed alla sua utilizzazione (es. costo dei medici e personale sanitario).

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Costo indiretto sanitario (Indirect health care cost)

Identifica le risorse non prodotte a causa della malattia, del trattamento o dell’assistenza sanitaria,  quantificate in termini di giornate di lavoro perdute sia da parte dei pazienti che dei familiari.

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Costo intangibile (Intangible cost)

Si tratta di un costo difficile da misurare poiché è da ricondurre alle conseguenze di carattere psicologico e di sofferenza fisica legate alla malattia o al suo trattamento.

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Costo opportunutà (Cost Opportunity)

Il costo opportunità di un intervento sanitario rappresenta il beneficio cui si rinuncia per utilizzare risorse per quell’intervento rispetto ad un’alternativa. In pratica, se il denaro viene speso per fornire una tecnologia non può essere speso in altro aspetto dell’assistenza sanitaria.

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Costo per QALY (Cost-per-QALY)

Corrisponde al valore monetario di un anno di vita ponderato per la sua qualità. Misura spesso utilizzata nell’HTA per valutare quanto costosa (o economica) sia una tecnologia nell’assicurare la durata e la qualità della sopravvivenza.

D

DALYs (Disability-Adjusted Life Years)

Anni di vita ponderati per il grado di disabilità. E’ un’unità di misura che combina in un unico parametro le perdite in qualità e quantità di vita.

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DDD (Defined Daily Dose)

La dose media di mantenimento di un farmaco per una specifica  indicazione in un paziente adulto.

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Disponibilità a pagare (WTP, Willingness to pay)

E’ una tecnica che si pone l’obiettivo di assegnare un valore a un beneficio sanitario, ricavandolo interrogando un campione della popolazione in merito a quanto sarebbero disposti a pagare per acquisire un beneficio o evitare particolari eventi sfavorevoli.

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Distorsione (Bias)

E’ un termine utilizzato in varie discipline per indicare una distorsione sistematica, piuttosto che un effetto casuale. Si tratta di un errore introdotto primariamente dal ricercatore in una qualunque fase di uno studio. La conseguenza potrà essere l’ottenimento di risultati diversi dal previsto.

E

Economia sanitaria (Health economics)

Studia come le risorse (spesso scarse) sono allocate tra i diversi programmi per la cura delle malattie e per la promozione, mantenimento e miglioramento della salute. Comprende anche lo studio di come i servizi per la salute, i loro costi e benefici e la stessa salute sono distribuiti tra gli individui o i gruppi nella società.

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Edicazione Continua in Medicina (ECM) (Continuous medical education)

L’ECM è il programma attraverso il quale i professionisti della salute (medici, infermieri, farmacisti e tutti gli altri operatori sanitari) sono chiamati all’aggiornamento professionale continuo per rispondere ai bisogni dei pazienti ed  alle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale. Il programma è stato adottato da tutti i maggiori Paesi del mondo ed in Italia è obbligatorio dal 2002 (DLgs 502/1992 integrato dal DLgs 229/1999).

Dal 2008 il Programma ECM è supportato amministrativamente dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas).

Il programma ECM prevede l’acquisizione di crediti formativi.

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Efficacia (Efficacy - Effectiveness)

Capacità di raggiungere un risultato. In statistica esprime la capacità di una procedura statistica di corrispondere agli obiettivi prefissati. Nella valutazione degli interventi sanitari per efficacia si intende la capacità dell’intervento in esame di migliorare gli esiti della condizione in esame. L’efficacia di un servizio sanitario consiste nel fare le cose giuste alle persone giuste e si identifica con l’appropriatezza, come implicitamente riconosciuto dal decreto legislativo di riforma n.502/92. Per quanto riguarda un intervento, si distinguono: Efficacia teorica (efficacy): dimostrata in condizioni di ricerca con soggetti selezionati, ad es. in uno studio clinico controllato.  Efficacia pratica (effectiveness): osservata nelle condizioni di funzionamento routinario dei servizi sanitari. Si misura mediante la rilevazione di indicatori di esito, studi di follow up e mediante la misura del raggiungimento di obiettivi di esito definiti per i singoli pazienti. Di regola è inferiore alla efficacia teorica.

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Empowerment

L’Empowerment è quel “processo dell’azione sociale attraverso il quale le persone, le organizzazioni e le comunità acquisiscono competenza sulle proprie vite, al fine di cambiare il proprio ambiente sociale e politico per migliorare l’equità e la qualità di vita" (Wallerstein, 2006).

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Epidemiologia (Epidemiology)

Studio della distribuzione e frequenza di malattie e di eventi di rilevanza sanitaria nella popolazione. Si tratta di una scienza biomedica che, in collaborazione con molte altre discipline come la medicina preventiva e clinica, si pone l’obiettivo di identificare le cause, il decorso e le conseguenze delle malattie per impostare strategie preventive e promuovere la salute pubblica.

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Equità (Equity)

La dimensione dell’equità di accesso dovrebbe essere uno dei parametri previsti all’interno della valutazione multidisciplinare delle tecnologie sanitarie e degli interventi efficaci. In realtà, attualmente la valutazione di una nuova tecnologia prende in considerazione principalmente il principio di efficacia clinica e non quello moderno e attuale di equità. “Clinical effectiveness is only half the story of HTA. The other half is equity” (Richard Horton, 2013).  L’equità dovrebbe fare il suo ingresso sistematico nella ricerca multidisciplinare dell’HTA come endpoint misurabile e standardizzato.

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Esito (Outcome)

Risultato finale che viene esaminato in uno studio clinico. I più importanti outcome sono la sopravvivenza, l’assenza di un evento che mette a rischio la sopravvivenza, il tempo della progressione della malattia, la riduzione delle sue complicanze, ecc. In uno studio si identificano gli outcome primari (i principali effetti)  e secondari (anch’essi importanti ma che non rappresentano lo scopo principale dello studio).

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Esclusività (Exclusivity)

Si riferisce ad un prodotto (strumento/dispositivo/farmaco) che per la sua specifica identità è brevettato da un’unica Ditta o ha significative caratteristiche di unicità che sono attestate con dichiarazione di esclusività della Ditta fornitrice stessa. Va distinta dal concetto di infungibilità (vedi poi) poiché attiene ad aspetti giuridici di privativa industriale di prodotti che, per quanto diversi, garantiscono analoghe prestazioni e risultati rispetto ad altri prodotti disponibili.

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Esternalità (Externalities)

Effetto diretto (non mediato da altri scambi) di alcune azioni (attività di produzione o di consumo) di uno (o più) soggetti sul benessere di altri individui senza che questi ultimi ricevano una compensazione o paghino per tale effetto.

A seconda degli effetti prodotti si possono ottenere esternalità positive (quando l’azione accresce il benessere di qualcun altro) o esternalità negative (quando l’azione riduce il benessere di qualcun altro). Esempi classici: inquinamento, fumo, (esternalità negativa), vaccinazioni (esternalità positiva).

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Euroquol (EQ-5D)

È uno strumento standardizzato per misurare gli esiti sanitari. E’ applicabile in un’ampia gamma di condizioni patologiche e trattamenti. Il questionario EQ-5D nasce per essere autosomministrato e richiede pochi minuti per la compilazione. Fornisce un semplice profilo ed un unico indice di valutazione dello stato di salute.

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Evento avverso (AE) (Adverse event)

Si definisce evento avverso (Adverse event - AE) qualsiasi evento clinico dannoso che si manifesta in un paziente sottoposto ad un trattamento sanitario e che non ha necessariamente un rapporto causale con questo trattamento.

Al contrario, nelle reazioni avverse ai farmaci (indicate come ADR - Adverse Drug Reaction), è possibile individuare la correlazione tra trattamento ed evento indesiderato.

Si definisce serio (Serious Adverse event - SAE) qualsiasi evento avverso o reazione avversa che ha esito nella morte o mette in pericolo la vita del soggetto, richiede un ricovero ospedaliero o prolunga una degenza in ospedale, o determina invalidità o incapacità gravi o prolungate, o comporta un’anomalia congenita o un difetto alla nascita.

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Evento sentinella (Sentinel event)

Evento inaspettato che determina un danno molto grave al paziente (morte, inabilità fisica o psichica) o il rischio per il paziente che tale danno si verifichi. Rappresenta un indicatore sanitario che, quando si verifica, richiede un’indagine immediata rivolta ad accertare quali fattori hanno contribuito al suo verificarsi e se potrebbero essere in futuro corretti. L’evento sentinella segnala, quindi, la necessità di controllo immediato delle cause e di revisione della procedura entro cui l’evento stesso si è realizzato e/o della competenza degli operatori e/o della struttura (strumenti, locali...).

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Evidenza (Evidence)

L’evidenza in medicina si basa sull’uso coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori evidenze aggiornate presenti in letteratura, utile a prendere decisioni riguardo alla cura dei pazienti individuali. Nata nell’ultimo decennio del Novecento con lo scopo di affinare le capacità di utilizzare i dati ottenuti dalla ricerca scientifica nelle decisioni cliniche (EBM, Evidence-based medicine) , attraverso l’analisi sistematica e statistica dei risultati ottenuti, oggi è utilizzata anche per pianificare le strategie di politica sanitaria (Evidence-based Public Health).

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Formazione a Distanza (FAD) (Distance education)

Nell’ambito del programma ECM sono previste anche le attività formative a distanza (FAD) che, utilizzando piattaforme di ECM e-learning, consentono agli utenti di seguire percorsi formativi senza spostarsi dal luogo di lavoro o dal domicilio.

F

Farmacoeconomia (Pharmacoeconomic)

Rappresenta una branca specifica dell’economia sanitaria finalizzata a valutare i costi di trattamenti con farmaci, rapportati ai potenziali benefici e rischi d’impiego e tenuto conto del contesto e delle condizioni in cui e per cui tali trattamenti sono attuati. Valuta un trattamento farmaco-terapeutico analizzando la sua efficacia clinica, il profilo di tollerabilità (gli eventi avversi e le reazioni indesiderate), l’impatto sulla qualità della vita, i costi di impiego e le ripercussioni sulla spesa sanitaria.

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FMEA (Failure Mode and Effects Analysis)

In ambito sanitario la FMEA (Failure Mode and Effects Analysis) può essere definita come “una valutazione prospettica che identifica e migliora step / fasi di processo, in modo tale da assicurare un outcome sicuro e clinicamente desiderabile”. (Department of Veteran Affairs, National Center for Patient Safety - USA). Rientra nei metodi di analisi dell’errore e gestione del rischio e si pone lo scopo di identificare preventivamente le potenziali criticità di un prodotto/processo per individuare le opportune azioni correttive/preventive.

E’ un’analisi di tipo qualitativo volta ad identificare quello che potrebbe succedere (quale guasto/errore) se si verificasse un difetto, un’omissione, un errore.

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Formazione a Distanza (FAD) (Distance education)

Nell’ambito del programma ECM sono previste anche le attività formative a distanza (FAD) che, utilizzando piattaforme di ECM e-learning, consentono agli utenti di seguire percorsi formativi senza spostarsi dal luogo di lavoro o dal domicilio.

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Focus Group

È una tecnica di rilevazione di informazioni per la ricerca qualitativa basata sulla discussione tra un piccolo gruppo di persone, invitate da uno o più moderatori a parlare tra loro, in profondità, dell'argomento oggetto di indagine. Si pone lo scopo di ricreare una situazione simile al processo normale di formazione delle opinioni, utilizzando un momento di discussione tra soggetti che, confrontandosi con altre persone, definiscono la propria posizione sul un tema.  Generalmente coinvolge tra i 6 e i 10 partecipanti, omogenei dal punto di vista sociale e culturale per facilitare la partecipazione e la discussione di tutti, ed ha una durata media di 1 -2 ore.

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Follow-up

Indica il controllo eseguito su un paziente, mediante visite ambulatoriali ripetute nel tempo, per seguire l'evoluzione di una malattia e/o valutare la risposta alla terapia prescritta. È particolarmente importante nei malati oncologici, per identificare precocemente eventuali recidive o metastasi (comparsa di un tumore lontano dal luogo di prima insorgenza) ma anche per pazienti con patologie croniche quali le cardiopatie o il diabete, per individuare ed intervenire precocemente sulle possibili complicanze.

H

Health Impact Assessment

La valutazione d’impatto sulla salute  è una metodica multidisciplinare che valuta gli effetti sulla salute della popolazione indotti dalle politiche, i piani ed i progetti nei diversi settori economici che producono un impatto di tipo sanitario. L’HIA produce anche raccomandazioni circa il monitoraggio e la gestione di tali effetti sanitari.

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Health Technology Assessment (HTA)

Complessiva e sistematica valutazione multidisciplinare delle conseguenze assistenziali, economiche, sociali ed etiche provocate in modo diretto ed indiretto, nel breve e nel lungo periodo, dalle tecnologie sanitarie esistenti e da quelle di nuova introduzione. Banta D, 2003

La valutazione sistematica delle caratteristiche e degli effetti di una tecnologia sanitaria secondo l’HTA è rivolta sia agli effetti voluti e diretti di questa tecnologia che agli effetti indiretti e alle conseguenze indesiderate, ed ha come scopo principale l’assunzione di decisioni consapevoli nell’ambito delle tecnologie sanitarie.

Il concetto di tecnologia sanitaria in HTA è ampio e comprende attrezzature sanitarie, dispositivi medici, farmaci, sistemi diagnostici, procedure mediche e chirurgiche, percorsi assistenziali e assetti strutturali, organizzativi e manageriali nei quali viene erogata l’assistenza sanitaria. Le tecnologie sanitarie comprendono, quindi, tutte le applicazioni pratiche della conoscenza che vengono utilizzate per promuovere la salute e prevenire, diagnosticare e curare le malattie.

La valutazione delle tecnologie sanitarie deve essere un’attività continua che deve essere condotta prima della loro introduzione e durante l’intero ciclo di vita.

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Healthy Years Equivalent (HYE)

L’ipotetico numero di anni spesi in una condizione di salute ottimale che possano essere considerati equivalenti al reale numero di anni spesi in un definito stato di salute compromessa. E’ una misura di esito sanitario che combina la quantità e la qualità di vita, alternativa al QALY.

I

ICER (Rapporto incrementale di costo-efficacia - Incremental cost-effectiveness ratio)

Negli studi di valutazione economica, attraverso il rapporto tra la differenza dei costi e la differenza degli esiti clinici di due opzioni assistenziali, l’ICER stima l’incremento di costo che deve essere sostenuto per ottenere un’unità aggiuntiva di beneficio clinico utilizzando l’alternativa a maggior costo ma più efficace. La misura di efficacia identificata come preferibile dalla maggior parte delle linee-guida per la conduzione di valutazioni economiche è il QALY (analisi costo-utilità).

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Incident reporting

È la modalità di raccolta, in modo strutturato, delle segnalazioni che gli operatori sanitari fanno in maniera anonima e spontanea, relative ad eventi indesiderati e/o quasi- eventi. Fornisce una base di analisi per l’elaborazione di strategie e azioni di miglioramento, utili a prevenire gli eventi accaduti o i quasi- eventi perché non possano verificarsi in futuro.

Questo sistema di reporting, focalizzato sul miglioramento, è orientato ad  allargare il tradizionale campo di osservazione,  considerando non solo gli eventi che hanno esiti seri e che vengono normalmente intercettati, ma anche tutti gli eventi ai quali non conseguono danni (near miss) o in cui essi sono minimi. Rientra nei metodi di miglioramento continuo della qualità (total quality management).

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Indicatore sanitario

Gli indicatori sanitari vengono utilizzati per diverse finalità quali individuare obiettivi di salute pubblica, supportare la programmazione degli interventi di prevenzione e di cura, valutare efficienza ed efficacia della programmazione, ecc.

Esistono diverse tipologie di indicatori sanitari in base all’analisi richiesta:

  • Per l’analisi delle condizioni di salute della popolazione:  Indicatori epidemiologici (mortalità, morbosità, morbosità ospedaliera)

  • Per l’analisi dell’offerta dei servizi sanitari: Indicatori di risorsa, di prodotto, di efficienza e di efficacia

  • Indicatori basati su dati di movimento dei pazienti (“classici”): Degenza media, Indice di occupazione dei posti letto, di rotazione, intervallo di turn-over

  • Indicatori basati sui sistemi di classificazione dei pazienti: Indice Comparativo di Performance (ICP) (vedi poi); Indice di Case-Mix (ICM) (vedi poi)

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Indice Comparatico di Performance (ICP)

Esprime l’efficienza operativa delle strutture ospedaliere al netto delle differenze di Case-Mix. Si calcola come rapporto tra degenza media attesa e degenza media osservata a parità di Case-Mix.

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Indice di Case-Mix (ICM)

L’Indice di Case-Mix, consente di confrontare la diversa complessità della casistica trattata, ed è calcolato come rapporto fra il peso medio del ricovero di un dato erogatore ed il peso medio del ricovero nella casistica standard (nazionale).

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Information and Communication Technology (ICT)

L’impiego dell’ICT (tecnologie informatiche e telematiche) in sanità è noto con il termine e-health e comprende una vasta gamma di applicazioni che coinvolgono medici, manager ospedalieri, infermieri, specialisti di gestione dei dati, amministratori sanitari e, naturalmente, i pazienti ed hanno la finalità di favorire la  prevenzione delle malattie o una migliore gestione delle stesse. Il concetto di e-health è, dunque, molto ampio e multidimensionale. Le prime due dimensioni sono relative all’uso e all’offerta dell’e-health per lo svolgimento dei servizi di necessità corrente: (visite mediche, esami, prenotazioni, guardia medica, pronto soccorso, ecc.). La terza dimensione è relativa all’infrastruttura tecnica e all’apparato informatico necessari all’erogazione di questi servizi. L’ultimo aspetto è culturale, in quanto l’uso e l’offerta dell’e-health è possibile solo se si diffonde un’adeguata cultura tecnologica ed informatica tra il personale sanitario.

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Intensità di cure (Intensity of care)

L’assistenza ospedaliera per intensità di cura si basa su una modalità alternativa di organizzazione dell’assistenza in ospedale, non più suddivisa in Reparti o Unità operative in base alla patologia e alla disciplina medica, ma articolata in aree omogenee che ospitano i pazienti in base alla gravità del caso clinico e del livello di complessità assistenziale. Questo tipo di assistenza mette al centro il paziente attorno al quale si organizza l'ospedale, si muovono i professionisti e si aggregano le tecnologie. Rappresenta un modello assistenziale, in via di sperimentazione in alcune strutture italiane, che si basa su interprofessionalità, interdisciplinarietà,  e completa integrazione delle competenze professionali necessarie per trattare le patologie di pazienti con uguale livello di bisogno assistenziale. Si possono distinguere tre livelli di intensità di cure: alta intensità (le degenze intensive e sub intensive…); media intensità (le degenze per aree funzionali: area medica, area chirurgica...); bassa intensità (per pazienti post acuti).

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Linee guida (Guideline)

Raccomandazioni di comportamento clinico basate sulle evidenze scientifiche più aggiornate e significative.

Descrivono per patologia le alternative disponibili e le relative possibilità di successo per i diversi percorsi diagnostico/ terapeutici, in modo che il medico possa orientarsi nella gran quantità di informazioni scientifiche a disposizione, il paziente possa esprimere consapevolmente le proprie preferenze e l'amministratore possa compiere scelte razionali in rapporto agli obiettivi e alle priorità locali.

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Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)

Prestazioni e servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), per garantire le cure appropriate. I LEA sono organizzati nei tre settori della prevenzione collettiva e sanità pubblica, dell’assistenza distrettuale e dell’assistenza ospedaliera.

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