Orizzonti
Definanziamento della sanità, Fondazione Gimbe: «Numeri, non opinioni»
07.12.2017
Secondo la Fondazione GIMBE, i numeri documentano senza appello che per la sanità pubblica il lustro 2013-2017 è trascorso sotto il segno di un definanziamento e, cercando di sintetizzare l’enorme quantità di numeri tra finanziamenti programmati dai DEF (Documentazione Economico-Finanziaria), fondi assegnati dalle Leggi di Bilancio, tagli e contributi alla finanza pubblica a carico delle Regioni, emergono poche inquietanti certezze per il futuro del SSN:
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il finanziamento pubblico formalmente è aumentato di quasi 7 miliardi di euro: dai 107,01 del 2013 ai 114 del 2018, ma quelli sopravvissuti sono 5,968 miliardi che rischiano di scendere a 5,668 miliardi;
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nel periodo 2015-2018 l’attuazione degli obiettivi di finanza pubblica ha determinato, rispetto ai livelli programmati, una riduzione cumulativa del finanziamento del SSN di 11,54 miliardi di euro;
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la spesa sanitaria dal 2010 al 2016 è diminuita in media dello 0,1% annuo;
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la spesa sanitaria stimata per il 2018 dal DEF 2014 in € 121,3 miliardi precipita a € 117,7 miliardi nel DEF 2015 per poi essere ulteriormente ridotta a € 116,2 miliardi nel DEF 2016 e a € 115,1 miliardi nel DEF 2017;
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il finanziamento nominale per il 2018 dai 115 miliardi di euro fissati dall’Intesa 11 febbraio 2016, viene ridotto a 114 miliardi dalla Legge di Bilancio 2017 ai 113,39 miliardi dal DM 5 giugno 2017 e rischia di lasciare per strada altri 300 milioni di euro con la Legge di Bilancio 2018;
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la nota di aggiornamento del Def 2017, nonostante certifichi una crescita del PIL (Prodotto Interno Lordo) dell’1,5% per gli anni 2017-2019, riduce progressivamente il rapporto spesa sanitaria/PIL dal 6,6% del 2017 al 6,5% del 2018, al 6,4% nel 2019, sino al 6,3% nel 2020.
Leggi l’articolo di Nino Cartabellotta (presidente Fondazione Gimbe) sul Sole 24 0re Sanità