Knowledge Hunger
51° Congresso Nazionale SITI (Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica)
Riva del Garda (TN), 17 - 20 Ottobre 2018
ISTITUZIONE
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (S.It.I.), fondata da Gaetano Pini nel 1878 e riconfermata da Achille Sclavo nel 1921, attualmente conta oltre 2400 iscritti.
Si occupa di promuovere il progresso scientifico e culturale nel campo di Igiene, Epidemiologia, Sanità Pubblica, Medicina Preventiva e di Comunità, Programmazione, Organizzazione, Management ed Economia sanitaria, favorendo la cooperazione tra gli Igienisti, l'Amministrazione sanitaria e le Istituzioni mediche e scientifiche nazionali e internazionali che perseguono gli stessi fini.
Poiché è a tutti noto che l’HTA sta acquisendo sempre maggiore importanza nell’ambito dei processi di decision- e policy-making, è operativo un gruppo di lavoro che si occupa specificatamente di diffondere tali competenze specifiche, anche alla luce dei risultati di una survey lanciata nel 2015 che ha mostrato un interesse a ricevere maggiori informazioni riguardo all’HTA in Sanità Pubblica da parte del 93% dei responders.
CONGRESSO NAZIONALE
Il 2018 è un anno denso di ricorrenze di eventi che hanno segnato la storia dell’Italia e della sanità nazionale e mondiale. È prima di tutto il quarantesimo compleanno di una legge pilastro del welfare, la 833 del 1978, che istituiva il Servizio Sanitario Nazionale su principi di universalità, uguaglianza, globalità della presa in carico. È anche il quarantesimo compleanno della legge “Basaglia” che aboliva i manicomi, per ricercare nuove e più avanzate modalità di cura e presa in carico basate sulla relazione e sul rapporto umano. È ancora il sessantesimo compleanno dell’istituzione del Ministero della Salute (allora Ministero della Sanità) come ministero autonomo, e il 50° compleanno della legge 132/68 che ha definito standard organizzativi ed assistenziali degli ospedali in Italia.
Il 2018 è il centesimo anniversario della terribile Pandemia dell’influenza “Spagnola” che causò oltre 50 milioni di morti nel mondo. Ottanta anni fa Alexander Fleming scopriva la penicillina cambiando in modo drammatico l’epidemiologia delle malattie infettive. Nel 1948, settanta anni fa, prendeva avvio l’attività dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e nel 1978 con la dichiarazione di Alma Ata la centralità delle cure primarie e dell’integrazione sociosanitaria trovava il suo pieno riconoscimento globale. Dieci anni fa, nel 2008, con la Tallin Charter l’ufficio europeo dell’OMS introduceva ufficialmente la stretta correlazione tra salute e benessere (Health and Wealth).
Promuovere l’evoluzione dal conflitto alla cooperazione, dalle contrapposizioni tra gruppi alla coesione sociale, da organizzazioni a canne d’organo alla stretta integrazione tra sociale e sanitario e in senso più ampio ai 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile, da un Europa divisa da muri all’Europa dei Popoli, rappresenta un passaggio ineludibile per affrontare con successo le sfide che oggi ci attendono. La declinazione concreta dell’Agenda 2030 per salute e benessere, la capacità di garantire alle comunità una efficace Herd Immunity, un uso prudente degli antibiotici secondo la logica One Health, screening di popolazione, così come la sicurezza alimentare e la prevenzione e gestione del rischi sanitari, in particolare nelle attività clinico assistenziali, sono alcune delle azioni cui oggi siamo chiamati, basandoci sulle evidenze scientifiche nel rispetto dei valori dei singoli e delle comunità e garantendo, allo stesso tempo, la trasparenza sulle performance ed i risultati raggiunti (accountability).
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